Le foto che qui si offrono alla consultazione furono scattate da Elio Conti nell’arco di oltre trent’anni, dai primi ’60 alla morte (1986), durante i quali egli batté palmo a palmo le zone del territorio fiorentino che erano o erano state oggetto dei suoi approfondimenti per i volumi sulla Formazione della struttura agraria moderna nel contado fiorentino. Insieme alle carte, lettere e appunti scientifici, le foto furono donate dalla famiglia nel 2014 all’Istituto Storico Italiano per il Medioevo, ma prima gli eredi permisero che l’Associazione intitolata al compianto professore ne prendesse copia digitale allo scopo di realizzare un archivio web aperto alla libera fruizione del più vasto pubblico.
Elio Conti era convinto che le ricerche d’archivio dovessero andare di ugual passo con la conoscenza del territorio sul quale si interrogavano i documenti medievali. Questa sua convinzione fu trasmessa agli allievi, coinvolti in gite di studio che altro non erano se non vere e proprie ‘lezioni all’aperto’ nelle quali l’esegesi della documentazione scritta, magari risalente a molti secoli prima, era fatta esattamente nei luoghi ai quali si riferiva.
Il professore operava le sue ricognizioni fotografiche sul territorio secondo un preciso progetto e secondo itinerari prestabiliti nel dettaglio, fissando sul negativo gli oggetti per un qualche verso ritenuti da lui interessanti: paesaggio, insediamenti, elementi dell’architettura degli edifici rurali, qualche volta anche personaggi e volti del mondo della mezzadria che stava scomparendo.
Conti non venne mai meno a uno scrupolo rigoroso: conscio che la dinamica accelerata delle modificazioni del paesaggio indotte dall’inurbamento e dalla fine della mezzadria avrebbero fatto presto di quelle foto veri e propri documenti storici, egli le datò (col riferimento all’anno, al mese e al giorno), segnando esattamente sulle tavolette dell’IGM i punti di ripresa, non di rado annotando persino il tipo di pellicola usata (per lo più il b/n, che preferiva) i tempi di posa e la focale dell’obbiettivo.
Complessivamente ci sono rimaste circa 3.200 foto, un migliaio nel formato 24×30 cm in originale, le altre in formati minori. Le riproduzioni digitali sono state effettuate sugli originali, non essendo disponibili i negativi, la maggior parte dei quali era irrimediabilmente degradata già al momento della scomparsa del professore. Le foto erano conservate in contenitori appositi, ognuno recante il nome di una certa località del territorio fiorentino e un numero progressivo: le Località segnate nella Mappa riproducono questa originaria organizzazione del materiale.